Robert Smith contro Ticketmaster. Il cantante dei The Cure è rimasto sbigottito alla vista del prezzo dei biglietti per i suoi concerti. Così ha chiesto spiegazioni al colosso di vendita online: “Sono disgustato come tutti voi – aveva dichiarato, dopo che alcuni fan si erano lamentati – voglio vedere come si giustificano e se otterrò una risposta vi farò sapere”. Il responso è arrivato e l’azione della band è stata molto più concreta di quanto i fan potevano immaginarsi. Verranno infatti rimborsati.
Ticketmaster applicava ai biglietti tariffe aggiuntive che, secondo il leader dei The Cure, erano decisamente alte. In alcuni casi superavano il costo del biglietto, una modalità che andava contro la filosofia del gruppo britannico. La band, infatti, voleva mantenere il prezzo di ogni biglietto intorno ai 20 dollari, un costo ritenuto accessibile. Una volontà che non è stata rispettata da Ticketmaster: a denunciare il fatto sono stati direttamente i fan, che hanno inviato agli interessati gli screenshot dei prezzi di vendita lievitati. Dai 20 dollari di base veniva aggiunta prima una tassa di servizio di circa 11 dollari, poi un’altra di struttura da 10, senza dimenticare quella da circa 5 per l’elaborazione dell’ordine.
Smith non ha aspettato un minuto in più. Ha contattato l’azienda e ieri sera ha annunciato: “Dopo un’approfondita conversazione, Ticketmaster ha convenuto con noi che molte delle commissioni applicate sono indebitamente elevate”. E poi ha dichiarato che ogni fan avrà indietro una parte dei soldi che ha speso per il biglietto: “Come gesto di buona volontà – ha spiegato il leader dei The Cure – ha offerto un rimborso di 10 dollari per biglietto a tutti gli account dei fan verificati”. Il loro pubblico ha subito mostrato gratitudine per il gesto e non sono mancati i messaggi di affetto. La band sta attraversando gli Stati Uniti per presentare il nuovo album. Nessuna scusa per non riempire gli stadi in questo tour, a questo punto neanche il costo del biglietto vale.
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